Buone notizie per le future mamme che amano il rito del caffè. In gravidanza questa amata bevanda si può bere, a patto che non si esageri con il consumo giornaliero. Queste affermazioni sono avallate da una ricerca molto recente, svolta dall’Università danese di Aarhus e pubblicata sull’autorevole British Medical Journal. Cosa ha rivelato questa tanto attesa ricerca? Innanzitutto gli studi sono stati portati avanti su un campione di circa 1200 donne in gravidanza, durante un periodo precedente alla ventesima settimana di gestazione. I presupposti nella scelta erano che le donne godessero di buona salute e che fossero abituali consumatrici di caffè.
A metà di esse è stata somministrata una dose di caffeina pari a tre tazze al giorno, mentre all’altra metà è toccata la stessa quantità di caffè, ma sotto forma di prodotto decaffeinato. Al momento del parto non sono state rilevate differenze sui problemi legati alla nascita. Anzi il contrario, in quanto la percentuale dei bambini nati prematuramente o sottopeso si è presentata leggermente superiore nelle donne che hanno assunto il caffè decaffeinato.
La quantità di caffeina consentita in gravidanza è pari a 300 mg al giorno, i quali equivalgono a tre tazze di caffè solubile e ad una quantità incredibilmente alta di té e di cola (8 lattine!), bibite che naturalmente contengono la caffeina. Lo studio ha quindi evidenziato che il consumo di caffeina in sé non è nocivo alla salute della mamma e del bambino. Ciò che può preoccupare è il consumo associato di bevande alcoliche e il fumo, comportamenti che spesso vanno di pari passo con l’abitudine di bere molto caffè al giorno.
Le future mamme possono quindi sentirsi tranquille e non abbandonare la tanto cara tazzina di caffè fumante. Esse possono inoltre contare sul fatto che in commercio esistono delle ottime bevande alternative, quali l’orzo o i preparati tostati di cereali, i quali possono integrare il consumo di caffè, qualora le tre tazzine canoniche non fossero sufficienti!